Nel torneo di B di Eccellenza femminile troviamo l’unica squadra genovese che partecipa a un campionato nazionale. La squadra, come probabilmente saprete tutti, è appena stata trasferita da Albissola e dal campo di gioco di Celle a Genova, con sede al CEP presso il Consorzio Pianacci, e con sede di gioco al PalaDonBosco di Sampierdarena. Oggi New Basket A-Zena, la NBA si ripresenta per la terza volta al via del campionato di eccellenza, e forse questa volta potrebbe avere una chance di evitare la Poule Retrocessione e finalmente affacciarsi nell’elite di questa serie. Come l’anno scorso, anche quest’anno ci facciamo raccontare tutto della squadra da Carlo Besana, l’attivissimo presidente (anche del Consorzio Pianacci)…
SBB: Presidente, ti do del tu visto che ormai ci conosciamo da tempo e sei di fatto un “habitué” di queste interviste, anzi, guarda, ti evito l’autopresentazione visto che l’hai fatta l’anno scorso e che basta andarsela a rileggere, a meno che tu non voglia aggiungere qualche cosa…
CB: Nulla da aggiungere, a parte la soddisfazione di essere il presidente della società che riporta a Genova un campionato nazionale di basket!
SBB: Allora, l’anno scorso l’NBA si è salvata ai playout vincendo le partite giuste al momento giusto, tranne forse una. Fammi una sintesi di quello che ti è piaciuto di più (e di meno) dell’anno scorso.
CB: Non posso salvare molto dello scorso anno, salvezza a parte ovviamente; una salvezza che comunque non ha dato la “gasatura” dell’anno precedente perché tanto il ritiro del Palestrina quanto le difficoltà del Quartu S. Elena hanno trasformato i playout in un turno dal risultato scontato. Comunque, dicevo, salvezza a parte non mi è piaciuto lo spirito complessivo, quello che più volte ho definito da “timbratrici di cartellino” e che non si sposa assolutamente con il concetto di squadra e di partecipazione mio e di coach Vignati. Una vera delusione, soprattutto a carattere personale. Capita…
SBB: E’ chiaro che prima di parlare della squadra ci devi raccontare ancora qualcosa di questo trasferimento nel capoluogo, del nome (forse la parte più difficile? 😉 ), delle nuove maglie, della struttura in cui giocherete, del sito nuovo nuovo, eccetera…hai scritto anche un inno, visto che ormai sei una star della musica? 😉
CB: Il trasferimento nel capoluogo era “nell’aria” già dallo scorso anno, dettato dalle difficoltà ad allenarci sul campo da gioco e da una situazione logistica che non ci ha consentito il lavoro che avevamo prefissato, fatto salvo il brillante lavoro svolto da Raffaella Piccardo sia nelle scuole (attività gratuita fornita dalla nostra società, quasi 200 ore annuali) che con i centri minibasket. Un lavoro che continuerà e sarà probabilmente potenziato pur con il trasferimento a Genova.
Il nome, con la trasformazione della “A” di NBA in A-Zena (da Albissole) è il frutto di un sondaggio tra i lettori del Secolo XIX, allargato ai vari amici e sostenitori. Mi pare, tutto sommato, un simpatico segnale di continuità.
Le nuove maglie, che saranno presentate a ridosso dell’inizio del campionato, sono “in linea” con un’iniziativa scolastica in sinergia con la redazione di un importante quotidiano sportivo (i particolari in seguito…) ed in collaborazione con gli istituti scolastici ospitati all’interno della struttura che ospita anche il “nostro” nuovo campo, il PalaDonBosco di Sampierdarena.
Il sito è nuovissimo, ancora in completamento, ed è il biglietto da visita di Davide Signori, un nostro nuovo collaboratore individuato, così come Luca Bianchi (una delle presenze più note al PalaDonBosco) grazie a Facebook.
L’inno non c’è .. o meglio, non c’è ancora… (dovrà essere un tango? O un rap? Ah, saperlo…)
SBB: Mi sa che tocco un argomento scottante, ma che ne dici, come ti sembra che sia stata accolta, al di là delle parole magari dette in pubblico, questa notizia del trasferimento? Essendo la squadra nel campionato di maggior prestigio, siete “ingombranti”…
CB: Non so se siamo “ingombranti”, mi risulta difficile pensarlo visto che abbiamo iniziato la nostra attività a Genova pochi giorni fa… Devo sottolineare che abbiamo trovato grande disponibilità da parte di molte società (che operano in campo maschile) per un lavoro di rete che trovo molto stimolante e che riguarderà le fasce di età immediatamente successive al minibasket (quindi sia maschile che femminile). Un’idea propostaci da John Cassaro, assolutamente affine a quanto da noi auspicato, e che pare potersi concretizzare fin dall’inizio con una rete di società molto ampia e che potrebbe addirittura coprire tutto (o quasi) l’arco da ponente a levante della città.
Non è invece approdata a nulla la proposta di collaborazione con la Sidus Genova, società con la quale i contatti si erano già avviati, sia pure in forma embrionale, diversi mesi fa. Non mi sarebbe dispiaciuto sperimentare forme di sinergia tra soggetti che, pur operando entrambi in ambito femminile, lo fanno su livelli diversi e, a mio modesto avviso, assolutamente complementari. Mi sarebbe piaciuto poter varare una squadra non solo futuribile ma anche di formazione “genovese”, dando spazio ad alcune under 19 che, oltre a disputare il loro campionato giovanile, potessero ambire a conquistare stabilmente un posto nella squadra di B d’Eccellenza. La loro società ha fatto, legittimamente, una scelta diversa, ma questo non ci impedisce di pensare che la “genovesizzazione” della squadra possa comunque gradualmente realizzarsi.
Sono peraltro contentissimo di poter intraprendere lo stesso percorso con una formazione molto giovane, con la presenza di giocatrici provenienti da fuori regione che hanno “scelto” di giocare con noi pur avendo diverse altre opportunità. Essere scelti aumenta l’autostima, il che non guasta mai…
SBB: Sono venuto al vostro primo allenamento e già lì coach Vignati mi è sembrato davvero contento del gruppo, e vi mancavano ancora un paio di ragazze. A distanza di tre settimane, che mi dici? Avete avuto una amichevole a Novara che vi ha dato delle informazioni sicuramente oggettive…
CB: l’amichevole di Novara va presa per quello che è stata, cioè una semplice galoppata di allenamento a ranghi, per entrambe le squadre, ridotti. Detto questo si sono già intraviste positive indicazioni sia sul piano individuale che sulla voglia, evidente, di provare a giocare “di squadra”.
SBB: …e poi il Torneo di Biella, dove è venuta la prima vittoria…
CB: Devo dire che la squadra mi è piaciuta di più nella sconfitta con Torino, una squadra che l’anno scorso davvero aveva sfiorato la promozione in A2 e che ora schiera anche la “nostra” Claudia Fea, che nella vittoria con Cumiana, ma ci sta, la domenica erano molto stanche fin dall’inizio, soprattutto mentalmente. E’ stata comunque una buona vittoria e ci ha permesso di fare un po’ di esperimenti. Abbiamo fatto esordire Bracco, e fatto giocare le nostre giovani.
SBB: Lo avevi fatto l’anno scorso, ti tocca anche questa volta descrivere tutte le ragazze del roster…
CB: Le mie sono valutazioni “da bar”, le valutazioni tecniche vere competono solo a coach Vignati. Io mi limito, volentieri, a partecipare al gioco, sperando di non fare danni…
Ilaria Bestagno (1985), la capitana, dovrà fare di necessità virtù. Il lavoro (a Bordighera) e gli allenamenti (a Genova) mal si conciliano; “brucerà” l’unico pomeriggio libero da lavoro per allenarsi con le compagne ed un po’ di giornate di ferie per le partite che si disputano il sabato. La sua voglia di restare con noi e la stima di coach Vignati (Ilaria si allenerà, da sola, nel resto della settimana) ha reso possibile un esperimento altrimenti improponibile. Encomiabile.
Valentina Alvarez (1992) è reduce da due campionati di B d’Eccellenza con oltre 20 minuti di media a partita; è attesa ad un ulteriore salto non tanto in termini di minutaggio quanto di “peso specifico” . Le qualità e la determinazione non le fanno difetto…
Cecilia Flandi (1989), oltre 30 minuti a partita lo scorso anno, potrà finalmente tornare a giocare “4” anziché sacrificarsi nel ruolo di “5” a lei meno congeniale. E’ in costante crescita e grazie a coach Vignati potrebbe diventare una giocatrice ancor più “importante”.
Nancy Scozzari (1980), da Palermo, è il gradito ritorno (era già stata protagonista con noi nel campionato 2007/2008). E’ una “iena” a livello difensivo ma può anche avere punti nelle mani. La sua esperienza sarà preziosissima con questo manipolo di giovani.
Sonia Savi (1988), da Spezia, è sicuramente la giocatrice con più potenzialità offensive; nonostante sia ancora giovanissima, ha già parecchie partite importanti alle spalle (ha giocato da protagonista due campionati di A2 a Bologna). Nonostante non mancassero proposte importanti, ha “sposato” la nostra causa… Da lei dipenderanno molte delle possibili nostre fortune.
Laura Guidi (1990), da Milano. Due promozioni in A2 negli ultimi due anni, la prima a Biassono (in tribuna…) l’altra con il Sanga Milano (in panchina…), ma non è qui per motivi scaramantici. Poteva scegliere soluzioni anche logisticamente più semplici ma ha preferito “scegliere” noi e coach Vignati, nonostante questo comporti un faticoso pendolarismo in treno (tre volte la settimana) tra Milano e Genova. Ha fatto la trafila delle giovanili a Biassono: la qualità non dovrebbe mancare….
Valentina Toncinich (1985), lo scorso anno allo Junior Rapallo in B regionale, si è allenata, sia pure saltuariamente, anche lo scorso anno con la prima squadra.. Ha una grossa opportunità e deve saperla cogliere.
Erinna Marciano (1991) lo scorso anno a Broni fece molta panchina, è all’ultimo anno giovanile ma sicuramente i suoi obiettivi non sono “limitati” all’under 19. Ha scelto Genova, infatti, perché vuole provare a ritagliarsi un ruolo da protagonista in B d’Eccellenza. Vignati non aspetta altro…
Dalisia Marciano (1993), sorella minore di Erinna, un fisicone con due mani molto “educate”. In allenamento spesso mi stupisce per la semplicità con la quale fa cose tecnicamente complicate. Sono curioso di vederla all’opera con il pathos dei due punti in palio…ma sono fiducioso.
Valeria Lanari (1991), ultimo anno giovanile, disputerà, come Carolina Villa (1990) anche la B regionale in doppio tesseramento con lo Junior Rapallo. Devono riuscire, entrambe, a conquistare più spazio in prima squadra.
Michela Bracco (1979) dopo tanti anni in B regionale (Sidus) vuole provare a “testare” il livello superiore. La grinta non manca e chi assiste (o partecipa) agli allenamenti se ne è già accorto..
Susanna Giorato (1966) non si decide ad appendere le scarpe al chiodo…in allenamento (quando ce la fa…) può essere utile; se c’è un’emergenza per la formazione della prima squadra, Coach Vignati sa che può trovarla pronta (meglio se con le scarpette già allacciate…).
Silvia Paoloni (1994) ed Andrea Minucci (1994) sono le prime due giocatrici frutto della collaborazione con l’Uisp Rivarolo, nostra società satellite. Hanno ancora 4 anni giovanili davanti a loro ed allenarsi tre volte la settimana con la prima squadra potrà accelerare il loro graduale percorso di crescita. Da lunedì avremo poi a disposizione un’altra under, Agnese Bonavita, pegliese, 1993: è tesserata per Sidus, dopo aver giocato con Pegli, ma ha scelto di provare un anno con noi, Sidus le darà il prestito annuale.
Mi piacerebbe dover aggiornare, a breve, questo elenco…
SBB: L’età media molto bassa non sarà una scommessa troppo difficile? In certe partite non sarà un limite?
CB: Vignati è consapevole di correre questo rischio ma è un passaggio inevitabile se si sceglie di lavorare con un gruppo futuribile.
SBB: Parliamo sempre di giovani, per raccontare a questo punto come si è sviluppata la vostra strategia nelle giovanili, quali collaborazioni avete in piedi, eccetera. Tu ci tieni a dire che nella NBA le giovani giocano sempre, ma qui parliamo non della prima squadra, che campionati farete?
CB: Alvarez aveva 14 anni quando Vignati non esitò a “buttarla in campo” nel momento topico di gara 3 di playout contro l’Auxilium Torino: vincemmo di 4 con 4 suoi punti…Flandi aveva smesso di giocare a marzo 2007; aveva solo 18 anni e pochi mesi dopo oltre a rappresentare un punto di forza della nostra under 19 fu anche protagonista in prima squadra, della quale è ora un riferimento. Molte squadre hanno giovani nel loro roster, pochi allenatori le fanno veramente giocare. Vignati è uno di questi e quindi uno dei primi obiettivi è stato quello di provare a mettere le fondamenta per un lavoro a livello giovanile. La collaborazione con l’Uisp Rivarolo consentirà la partecipazione al campionato Under 15, noi faremo l’Under 19 (sempre con coach Vignati) e l’Under 13, quest’ultima affidata al nostro nuovo collaboratore, il tecnico Andrea Bartolommeoni.
SBB: Anche a te tocca l’ingrato compito di dare i voti alle squadre che compongono il girone A1, con particolare riguardo alle liguri, e soprattutto in ottica Poule Promozione. Il candidato sia conciso ma esaustivo 😉 …
CB: Spezia (con una formazione da A2 e con un allenatore di grande spessore quale Scanzani) non dovrebbe trovare ostacoli, anche se Torino (con la stessa squadra che lo scorso anno ha sfiorato la promozione) sarà sicuramente un osso durissimo. Le altre le vedo tutte un gradino più sotto (anche due…) fatti salvi arrivi importanti dell’ultima ora.
Detto di Spezia, per quanto riguarda le altre liguri il ruolo della Polysport Lavagna dipende dall’evoluzione della querelle DeScalzi-Canepa. Se le due giocatrici dovessero mettersi a disposizione di De Santis sarà un campionato da “prima fila”, in caso contrario la vedo più difficile, senza nulla togliere alle altre giocatrici, anzi…la Savonese con l’aggiunta di Daniela Scrignar alla gemella Silvia va a costituire, con l’aggiunta di Mugliarisi, un terzetto di tutto rispetto però, sempre a mio modesto avviso, la caratura complessiva della squadra mi pare inferiore sia a Spezia che a Torino. Insomma, dovrei dire che è aperta la lotta per il terzo posto…
SBB: Altro argomento scabroso, ma d’altronde se ne è parlato addirittura sulla carta stampata…budget e sponsor…com’è andata a finire?
CB: Al momento ancora nulla….non vorrei dover mettere la mia foto sulle maglie al posto del logo di un main sponsor…
SBB: Torniamo al campionato, l’esordio sarà duro, ci tieni ad iniziare bene immagino…
CB: Diciamo che il nostro campionato potrebbe iniziare alla quarta giornata (dopo Lavagna, Spezia e Torino…) ma non devo farmi sentire dal coach…
SBB: Ok, ora direi che ci fermiamo qui, prima però ti lascio libero di dire quello che vuoi…vai!
CB: Con il PalaDonBosco abbiamo un contratto triennale; mi piacerebbe poterlo vedere sempre pieno (lo so, è un’illusione, ma non costa nulla…) e, al termine del triennio, poter “tirare una riga”, valutare quello che abbiamo fatto complessivamente e riuscire a darci un high five…magari alla presenza di un pool di sponsors…
SBB: Bene Presidente, allora in bocca al lupo e alla prossima!
CB: Come sempre crepi il lupo!
Genovesi, orfani del basket nazionale, sapete dove andare più o meno ogni 2 settimane la domenica alle 18… 😉