Stasera alle 21.30, ovvero tra pochi minuti, al PalaFigoi di Genova inizia, con la palla a due tra Atena A e Uisp Rivarolo, la Promozione maschile 2015-2016. Il campionato più “minors” che c’è 😉 …
Quest’anno le iscrizioni ammontano a 21 squadre, una in più dell’anno scorso, anche se ci sono diverse novità e differenze.
Innanzitutto i gironi sono 3 invece dei 2 dell’anno scorso, ognuno da 7 squadre, e la prima fase, l’unica cosa di cui siamo certi per ora, prevede partite di andata e ritorno per un totale di 14 giornate, con una squadra per girone costretta a riposare ogni giornata (per quanto valgano le giornate, visto che le date effettive poi sono ampiamente “rimescolate”).
Il girone A, quello più occidentale, comprende le seguenti squadre: BVC Sanremo, Pegli, Cogoleto, Pallacanestro Sestri (Ponente, ovvio), Varazze, Maremola, Spotorno. Qui ci sono la novità Spotorno, e Sestri, che non è l’AB ma è proprio una società nuova; Pegli e Cogoleto che hanno squadre al livello superiore presumibilmente non potranno giocare per salire.
Il girone B schiera: Athletic Genova, My Basket, Atena A, Atena B, Scat, S. Rocco Vernazza Meeting, Uisp. Le novità qui, sono l’Athletic Genova (nel senso, per la Promozione, almeno da che ricordi io) e il My Basket; le altre sono tutte già note, anche se Atena l’anno scorso aveva un team in D mentre quest’anno le due formazioni di promozione sono il livello più alto, e quindi, immagino, una di esse, ma solo una, potrà essere eligibile per i playoff promozione.
Infine il girone C, quello orientale: Aurora Chiavari, Tigullio, Pontremoli, Auxilium A, Auxilium B, Villaggio, Ardita Juventus. Pontremoli è scesa dalla C alla Promozione; l’Auxilium schiera ben due gruppi. Di queste, mi pare che solo Pontremoli possa qualificarsi per la fase finale, nel caso.
In attesa di dettagli sulla formula, anzi della formula, dico quello che dico sempre: questo è più che mai il campionato degli appassionati, di quelli che schizzano fuori dal lavoro mangiando qualche schifezza per fare il turno appena prima dell’orario di chiusura della palestra, magari a 40 suonati, con sei menischi sgretolati e otto cuffie rotatorie andate, pur di sentire il rumore dei palloni e delle retine (oddio, più dei ferri temo). Merita tutto il nostro supporto, che io non riesco a dare perché va già bene se ogni qualche mese farò il punto. Dateglielo voi! 😉
Risultati e classifica:
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