Ritorna lo spazio delle interviste e ci occupiamo di nuovo della C Regionale, che in fondo è il campionato maschile ligure per eccellenza. Abbiamo già avuto Federico Grasso nei primi giorni dall’apertura del blog, e ci aveva dato la sua interpretazione. Oggi ci spostiamo solo un pochino in riviera, ma senza uscire dalla provincia di Genova, e arriviamo sul lungomare di Cogoleto (almeno idealmente)…immaginiamo di fare due passi, col sole di oggi ma senza la temperatura norvegese, e di fare 2 chiacchiere con Giovanni Pansolin detto Panso, collega blogger (il link lo trovate qua a destra oppure nel sito del Cogobasket) ma soprattutto coach del Cogoleto Basket che è attualmente quinto nel girone A della C Regionale, all’ultimo posto utile per la Poule Promozione. Coach Pansolin (allena da una ventina d’anni!) ha anche avuto tante esperienze più in alto, ma facciamocele raccontare da lui…e facciamo un po’ il punto sul campionato al giro di boa del girone di andata in stagione regolare.
SBB: Allora, coach, qualche riga di presentazione sintetica per chi non la conoscesse…
GP: Qualche riga, dunque, ho 36 anni, alleno dal 1988, in carriera sono stato a Cogoleto, Genova, Serravalle Scrivia, Genova e di nuovo a Cogoleto. Attualmente alleno la C regionale del Cogoleto, la Rappresentativa regionale under 17 e sono formatore degli allenatori della provincia di Genova. Nella vita faccio l’ingegnere e mi occupo di aspetti legati all’ambiente e alla sicurezza.
SBB: Cosa è rimasto dopo le esperienze nel capoluogo? E qual è il futuro del basket a Genova, dopo il naufragio della B2 (domanda più o meno di rito)?
GP: Degli 8 anni a Genova ricordo molto. Sono arrivato che avevo 24 anni e il buon Pino Gonella ha deciso di farmi fare il capo allenatore in C2 all’allora Elah; decisione rivoluzionaria (quale dirigente oggi darebbe una C regionale a un ventiquattrenne all’esordio con i senior?) ma decisiva per la mia carriera perché mi ha permesso di fare esperienze altrimenti impensabili. Ricordo tutte le partite, dalla vittoria all’esordio a Santa Margherita di 1 con 2 tiri liberi di Kalle Masnata a tempo scaduto, alla finale di C2 persa con Chiavari 3-2 (e più di mille spettatori per gara 5 a Sampierdicanne) alle due finali di C1 perse (con Firenze e Omegna) come assistente allenatore, ai due spareggi vinti (con Cogoleto e Derthona) come allenatore, la vittoria a Legnano in gara 4 di finale e la promozione in serie B. O ancora le gare più incredibili come la vittoria in casa contro Valenza nel 2000/01 rimontando da meno 25 con canestro da tre sulla sirena di Rovati o la vittoria in casa del Cus Torino dopo tre supplementari nella stagione 2005/06 con il tiro da tre più il fallo subito da Gorini sulla sirena del secondo supplementare per riagguantare la parità.
Ricordo tutti i giocatori, i capi allenatori e gli assistenti tutti con affetto e stima.
Il futuro del basket a Genova è problematico: a mio modesto parere, oltre alla cronica carenze di strutture mancano anche dirigenti lungimiranti e illuminati che portino avanti un progetto tecnico che parta dal settore giovanile e che sfoci in una prima squadra coinvolgendo allenatori preparati e che diano professionalità in tutte le attività da svolgere. Ti do un dato (secondo me preoccupante per Genova): nell’ultimo raduno della rappresentativa Under 17 regionale, su 16 convocati solo 2 appartengono a società di Genova, uno del Pegli e uno del Don Bosco, gli altri arrivano dalle altre province o dal Tigullio, un po’ poco no?
SBB: Veniamo al Cogo, da dove tutto è iniziato, e alla C regionale di quest’anno. Federico Grasso ci aveva dato un ranking abbastanza preciso, esatto per il girone A e forse un po’ meno per il B. Per l’A aveva visto giusto, ci sono 3 squadre che vanno come treni e gli altri a rimorchio. Può cambiare qualcosa nel ritorno?
GP: Non credo, penso che potrebbe infiammarsi la lotta per il quarto o quinto posto dove c’è più equilibrio.
SBB: Delle sconfitte sinora subite (Ovada, Granarolo, Sestri, Pool) qual è che brucia di più? Sempre l’ultima? O quella con Sestri che vi mette al 5° posto provvisorio?
GP: Sicuramente quella con il Sestri perché arrivata contro una squadra alla nostra portata e per grandi demeriti nostri. Non abbiamo giocato per tre quarti, siamo arrivati a -22 a 15’ dalla fine e a 2’30″ eravamo +3 (con un parziale di 25 punti per noi) a quel punto, come spesso succede ci si rilassa e si perde di nuovo l’inerzia, e così è stato.
SBB: E invece la vittoria? Imperia al supplementare?
GP: Per il valore che ha avuto direi di sì, anche per il modo con cui è scaturita (non smetterò mai di complimentarmi e ringraziare il cronometrista tesserato per l’Imperia che ha ammesso di non aver fatto partire il cronometro in occasione dell’ultima azione dei regolamentari e che quindi ha annullato il canestro da metà campo di Berselli permettendoci di giocare il supplementare).
SBB: Quindi riassumendo com’è andato il Cogo? Cosa dovete migliorare?
GP: Rispetto all’anno scorso la squadra è cambiata radicalmente avendo perso 3/5 del quintetto (Silvestri, Rocca e Mantero) ma ancora di più lo è se si pensa alla squadra di due anni fa dove Robello (oggi play titolare) faceva il decimo senza entrare in campo e della quale sono rimasti solo 4 giocatori (lui compreso). Dobbiamo migliorare nella chimica e nell’intensità mentale: non possiamo permetterci cali di concentrazione perché li paghiamo caramente quindi dobbiamo essere sempre presenti sul campo.
SBB: Nelle partite contro di voi quale delle 3 squadre di testa ha impressionato di più?
GP: Il Loano per organizzazione e chimica di squadra e per la sagace conduzione tecnica che li contraddistingue. Le altre le abbiamo affrontate non al completo e quindi sarò più preciso alla fine della stagione regolare
SBB: La formula prevede che nella seconda fase in Poule Promozione si portino i risultati ottenuti con le altre qualificate, e non quelli ottenuti con quelle che vanno nell’altra Poule. Questo cambierà un po’ le cose nel girone di ritorno, visto che molti posti sembrano già “assegnati”?
GP: Non credo perché una squadra che andrà nella Poule Promozione non ha interesse a perdere contro nessuna anche perché potrebbe rischiare di vedersi rosicchiare due punti nel caso per esempio questa, grazie alla vittoria acceda alla seconda fase che conta
SBB: Ammettiamo che tutto vada come deve andare e che voi arriviate in Poule Promozione. Facciamo un giochino: con quanti punti ci arrivate?
GP: Penso 2, spero 4 ma potrebbe essere anche 0.
SBB: Parliamo un attimo dell’altro girone. Cus sta facendo molto bene con una squadra rivoluzionata, Sarzana è stata in testa da sola sinora. Dietro c’è un po’ di bagarre. Come finirà la stagione regolare, e soprattutto, qual è il confronto tra i due gironi quest’anno?
GP: Secondo me Cus fa bene perché ha un grande allenatore che è riuscito a mettere insieme in brevissimo tempo un gruppo estremamente eterogeneo per esperienze passate. Per quanto riguarda il confronto, penso che il girone A esprima le migliori squadre in valore assoluto ma che nel B ci sia più equilibrio tra, diciamo, la prima e la sesta: è difficile che Ovada o Loano perdano con Imperia mentre la Vis potrebbe battere le prime tre in una singola partita.
SBB: L’abbiamo vista spesso sulle tribune in altri campionati, segue tutto? Un’opinione sulle liguri della C e perché no, anche sulla A Dilettanti…Vado sta facendo una stagione per ora eccezionale…
GP: Seguo gli amici soprattutto in C1 perché conosco bene il campionato, gli allenatori che vengono a giocare in Liguria e parecchi giocatori avuti come avversari in passato. Per la A dilettanti è più difficile perché facendo le telecronache per Sportitalia (quando non gioco la domenica) non vedo mai Vado (è la partita che commenta Grasso, raccomandato…)
SBB: Domande al blogger: si diverte con il Pansotime? C’è un ritorno? Siamo (mi ci metto anch’io) utili al basket ligure o ci divertiamo soltanto con questo giochino?
GP: Pansotime (copyright Lorenzo Ceper, era il nome che dava alla mezzora del venerdì quando presentavo gli avversari, i loro giochi, e cosa avremmo dovuto fare per metterli in difficoltà) è figlio della realtà del Cogoleto Basket: la nostra società ha un grosso seguito in paese, le tribune in occasione delle partite di ogni categoria sono sempre gremite da ragazzini, genitori e appassionati, il sito internet è molto frequentato ancorché improntato sulla goliardia. Mancava quindi un luogo dove poter parlare di pallacanestro locale e magari ogni tanto dare qualche spunto di riflessione. È presto per dire se funziona, per ora ci proviamo.
SBB: Natale è alle porte: facciamo la letterina a Babbo Natale e chiediamo un regalo per il basket italiano, uno per quello ligure, uno per il Cogo, e uno per sé…
GP: Al basket Italiano auguro che trovi stabilità e che risolva le querelle Lega – FIP che mettono molta confusione addosso all’uomo della strada. A quello ligure che si prenda esempio dall’esperienza di Vado e che si capisca che per crescere è necessario un progetto tecnico credibile a lungo termine, non è sufficiente cavalcare l’entusiasmo per un paio di stagioni ma che ci vuole tempo, pazienza e competenze in tutti i campi non solo nei giocatori. A Cogoleto auguro che qualche aziendina si accorga che la nostra attività muove 150 tra ragazzi e bambini che quindi necessita di fondi per far fronte alle spese con un pochino più di tranquillità.
A me, beh, sto iniziando i lavori per ristrutturare casa, mi auguro di non avere problemi con muratori, idraulici e parquettisti…
SBB: Bene, chiudiamo con il solito spazio libero per gli annunci…forza coach…
GP: Più che un annuncio è un appello: che il processo di collaborazione tra arbitri e allenatori liguri più volte abbozzato e iniziato, riparta e si concretizzi in qualcosa di più che un paio di riunioni l’anno. Non possiamo prescindere gli uni dagli altri quindi è meglio lavorare in sinergia.
SBB: Perfetto, grazie coach, in bocca al lupo per il girone di ritorno e perché no, Buon Natale e speriamo che Babbo Natale esaudisca i desideri!
GP: Crepi il lupo e complimenti per il sito…
Grazie coach per i complimenti!