Come si diceva qualche giorno fa, l’epilogo del Riviera Vado Basket non poteva passare in archivio così facilmente: non si tratta soltanto di lasciare i tifosi biancorossi orfani di un sogno, ma ci sono persone, e in particolare quelle che hanno preso la parola oggi, ovvero giocatori e staff, pesantemente danneggiate dalla conclusione.
Ripubblico quindi integralmente il comunicato stampa che i giocatori e lo staff hanno diramato oggi, e che affronta tutte le questioni “oscure” della vicenda. A voi, naturalmente, il commento.
Comunicato Stampa dei Giocatori e dello Staff Tecnico del Riviera Vado Basket.
In virtù di quanto appreso dal “Comunicato dei Soci dell’A.S.D. Riviera Vado Basket”, pubblicato sul sito internet ufficiale della società, http://www.rivieravadobasket.it, in data 27/06/2011 e riguardante il futuro della Società stessa, lo staff tecnico e i giocatori del Riviera Vado Basket, ci tengono a specificare quanto segue:
1) Nessuno, né i soci dell’A.S.D. Riviera Vado Basket né l’Amministrazione Comunale del Comune di Vado Ligure, ha provveduto a fare qualcosa per iscrivere il Riviera Vado Basket alla Serie A Dilettanti.
2) Nessuno, né i soci dell’ A.S.D. Riviera Vado Basket né l’Amministrazione Comunale del Comune di Vado Ligure, ha provveduto a salvaguardare il settore giovanile del Riviera Vado Basket, come, invece, annunciato da più parti nei giorni passati, anche a mezzo stampa.
3) Nessuno, né i soci dell’ A.S.D. Riviera Vado Basket né l’Amministrazione Comunale del Comune di Vado Ligure, ha provveduto a salvaguardare i fornitori, i dipendenti, i giocatori e lo staff tecnico e più in generale i creditori tutti del Riviera Vado Basket.
4) Nessuno, né i soci dell’ A.S.D. Riviera Vado Basket né l’Amministrazione Comunale del Comune di Vado Ligure, viste le dimissioni del Presidente Roberto Drocchi in data 16 Maggio 2011, e quelle successive del Consiglio Direttivo, avvenute il 4 Giugno 2011, ha provveduto a nominare un nuovo Presidente, che avrebbe poi nominato i membri del nuovo Consiglio Direttivo in modo tale da mandare avanti la Società.
Oltre a quanto sopra affermato, lo staff tecnico e i giocatori del Riviera Vado Basket, desiderano specificare che le passività elencate nell’ultimo comunicato, pubblicato il 27/06/2011, definite come “pesante passivo”, erano state precedentemente annunciate, dai medesimi soggetti, sempre a mezzo comunicato stampa pubblicato il 9/06/2011 sul sito ufficiale dell’A.S.D. Riviera Vado Basket, come meno gravi rispetto a quanto era stato affermato da più parti e in particolare erano state così descritte: “La situazione debitoria è rappresentata principalmente dalle spettanze dei giocatori e dello staff per finire la stagione sportiva, dagli anticipi delle fatture e dai fidi con le banche, e dall’IVA e dalle RdA da versare all’Agenzia delle entrate. Per contro ci sono crediti per sponsorizzazioni con contratti in essere in grado di coprire quasi completamente sia le spettanze rimanenti che i debiti con le banche, pertanto la situazione di per sé non è così grave come è stato da più parti affermato.”
La volontà di non nominare un nuovo Presidente ha impedito la vendita del Titolo Sportivo ad altra Società, e il conseguente guadagno, di circa centomila euro che avrebbero consentito all’A.S.D. Riviera Vado Basket di rientrare di una parte dei debiti. I parametri di molti giocatori tesserati Riviera Vado Basket, inoltre, fruttano all’A.S.D. Riviera Vado Basket circa quarantacinque mila euro annui, ed in più esiste una sponsorizzazione in essere, gestita con regolare contratto con EcoSavona che, sebbene sia attualmente congelata dalla Procura della Repubblica, sarebbe poi tornata ad essere disponibile ed avrebbe consentito ai Soci, insieme a quanto sopra riportato, di salvare la situazione.
Al contrario, la “sofferta, ma serena decisione” di mettere in liquidazione la società ha come effetto di rendere inesigibili rispetto alla giustizia sportiva le mensilità arretrate dello staff e dei giocatori.
Per quanto riguarda il Settore Giovanile, il quotidiano “Il Secolo XIX”, in data Domenica 26 Giugno 2011, afferma, nell’eventualità della chiusura della Società, che “Per le giovani leve esisterebbe l’escamotage del passaggio all’APS”. Il 29/06/2011 alle ore 17:39 sul sito internet della Società è apparso un commento a firma Alessandro Porro, Daniele Trenta e Maurizio Mazzieri, genitori di tesserati del Riviera, che annunciano la futura creazione di una nuova società che continui la tradizione del basket a Vado Ligure. Fermo restando che l’iniziativa di per sé è lodevole, apprendiamo dal commento che: “La salvezza del settore giovanile, è importante che si sappia, è dovuta anche all’apporto che il sindaco Caviglia ci ha garantito per la realizzazione di questo progetto”. Risulta strano come appena due giorni prima, nel comunicato dei soci, fosse apparso che: “il Comune di Vado Ligure ha comunicato, in data 23 giugno 2011, l’impossibilità a reperire fondi sufficienti al proseguimento dell’attività dell’Associazione ed a nominare un nuovo Consiglio direttivo e
Presidente dell’Associazione stessa”.
A tutti i giovani tesserati del Riviera, quindi, verrà proposto, con ogni probabilità, di passare alla società Amatori Pallacanestro Savona o alla nuova futura società, con l’obbligo, ovviamente, di firmare un nuovo cartellino.Con la presente, infine, lo staff tecnico e i giocatori del Riviera Vado Basket, ci tengono a ringraziare tutti i tifosi che durante l’anno hanno sostenuto la squadra e, in particolare nell’ultimo mese, hanno fatto sentire in maniera molto tangibile il proprio apporto, sia alle partite in casa che in trasferta, che tramite iniziative volte al salvataggio della Società.
I giocatori, il DS e lo staff tecnico del Riviera Vado Basket 2010/2011
Sarebbe in realtà bello vedere un chiarimento “dall’altra parte”, magari che chiarisca quali passi erano stati tentati (penso ad esempio ai contatti con gli sponsor) e possibilmente perché non sono andati a buon fine (oggettivamente, non credo che ci si aspettasse di salvare tutto con la sottoscrizione popolare delle quote, no? Lode a chi ci ha provato, ma non era evidentemente possibile raccogliere tutto ciò che, apparentemente, serviva): come dicevo giorni fa, è doveroso per rispetto a queste persone che negli ultimi 9 mesi (alcuni anche da prima) hanno dato tutto per la società e ora si ritrovano, loro, con un vero “buco”.